Il violinista verde
Di origine russa, Chagall si trasferisce a Parigi dove ha conosciuto gli ultimi impressionisti e l’emergente Picasso. Ma lui gravita in un mondo tutto suo che ha del magico e del fiabesco. Il violinista dal volto dipinto di verde mi ha particolarmente incantato ed ho deciso di cimentarmi a renderlo animato. Per prima cosa mi sono dovuta procurare il violino, non un violino normale, ma molto più leggero, perché tenendolo in mano parecchie ore non mi stancasse troppo il braccio. L’ho trovato in un negozio dove vendevano dolcetti e faceva da reclame ai cioccolatini di Mozart. La signora proprietaria del negozio, molto gentilmente me lo ha regalato; le sono riconoscente a vita. Ho modellato il volto con la plastilina e poi con la cartapesta; per ultimo, l’ho dipinto di verde. In Piazza San Marco, mi hanno dato del ramarro per via del colore. È molto difficile “Portar l’Arte in Piazza”: ci si espone ad ogni sorta di commento. In compenso, mentre mi spostavo col vaporetto, ho incontrato un russo che mi ha raccontato che il violinista rappresentato era lo zio di Chagall, il che significava non solo che aveva subito riconosciuto il dipinto, ma anche che lo conosceva molto bene!
Col Violinista Verde ho vinto il terzo premio nella sfilata sul Palco.