Lezione di danza

Casa di bambole o bottega di Barbies?

Degas e le sue ballerine: giovani fanciulle che stanno provando sotto l’occhio attento dell’arcigno insegnante. 

Un tripudio di fiocchi colorati e tutù in chiffon, aerei e quasi impalpabili che la maestria dell’artista è riuscito a rendere con le sue sapienti pennellate e che io ho cercato di riprodurre con la fedeltà che questi tableaux vivants mi consentono.

Dopo la cupa tragedia della guerra rappresentata l’anno passato da Guernica, ho voluto proporre un soggetto più allegro, più spensierato, per cercare di guardare al futuro con una ventata di ottimismo.

Anche questa volta il mio tableau vivant ha attirato l’attenzione ma, tanto per cambiare, ben pochi hanno indovinato cosa rappresentava, o meglio, a quale dipinto ed artista si ispirava: ecco allora la “Bottega delle Barbies”, senza dubbio la prima classificata, seguita a ruota dalla “Casa di bambole” per giungere infine al “Baldacchino”.

Per gran parte del tempo - dopotutto le giornate carnascialesche sono piuttosto lunghe - io cercavo di rimanere ferma ma, quando iniziavo a muovermi, subito udivo attorno a me un brusio ricco di sorpresi commenti, perché gran parte della gente credeva che fosse solo una specie di totem piazzato là, in bella vista e stop. Come previsto, molti bambini erano attratti dalle leggiadre bamboline ma, come altrettanto previsto, molti nell’avvicinarsi avevano una bella fifa, e si facevano accompagnare dai genitori.